Piccoli prestiti Conto Arancio: finanziamenti, migliori offerte, come accedervi

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Quando abbiamo bisogno di una piccola somma di denaro, per far fronte a spese di vario genere, possiamo pensare di richiedere un piccolo finanziamento. Oggi sono molte le finanziarie che offrono tale possibilità, proprio per venire incontro a clienti bisognosi in questo senso – sempre più in aumento. Anche se avremo di fronte moltissime soluzioni da vagliare, una delle più vantaggiose – e anche delle più scelte – è quella di sottoscrivere un piccolo prestito Conto Arancio. Si tratta di un finanziamento offerto dalla ING Direct, una banca molto affermata nel settore. Di seguito vedremo di che si tratta, conosceremo i dettagli del finanziamento, i requisiti per accedervi e le modalità di sottoscrizione.

Chi è ING Direct?

Per prima cosa cerchiamo di capire chi è l’azienda finanziaria che sta dietro a questo prestito, ossia la ING Direct. ING Italia fa parte di ING Group, un gruppo bancario di origine olandese – che offre servizi in circa 40 paesi dell’Europa, dell’America e dell’Asia. La sua mission, stando a quanto afferma la banca stessa, è quella di sostenere i suoi clienti economicamente – al fine di permettergli di realizzare piccoli e grandi progetti, anche imprenditoriali. La finanziaria ha fatto della chiarezza e della trasparenza il suo punto di forza, tanto che è una delle banche con il miglior sito internet in Italia. Online possiamo trovare informazioni circa l’azienda, le offerte per i suoi clienti, e tutti i dettagli che avremo il bisogno di conoscere prima di rivolgerci alla banca stessa.

Che cos’è il Prestito Arancio?

Ora passiamo a fornire maggiori dettagli sul prestito in questione, ossia il Prestito Arancio – offerto appunto dalla banca ING. Questo è un prestito personale che appartiene alla categoria di credito ai consumatori. Tale offerta è destinata alle sole persone fisiche, che ne possono usufruire per acquistare beni o servizi non strumentali rispetto alle attività professionali. La banca quindi concede un prestito al cliente, previa accettazione della domanda, che il debitore si impegna a restituire attraverso delle rate mensili. Il numero di queste rate, il valore del prestito, e la durata del piano di ammortamento sono stabiliti in fase contrattuale.

Chi può accedervi?

Come abbiamo già detto tale prestito è destinato alle persone fisiche – e non alle aziende per esempio. Ma quali requisiti deve avere il richiedente nel dettaglio?

  • Il richiedente deve avere un minimo di 18 anni, e un massimo 75 (al momento della sottoscrizione del prestito);
  • Deve essere residente nel territorio italiano da almeno 24 mesi;
  • Deve avere un reddito stabile e certificabile, di almeno 750 euro al mese (che diventano 1.000 se il richiedente è un pensionato).

Dettagli sul finanziamento

Sottoscrivendo il prestito possiamo scegliere l’importo e la durata dello stesso. La banca si impegna a proporre subito la rata mensile, e l’importo totale comprensivo di interessi che dovremo rendere al nostro creditore. Se l’accredito dello stipendio o della pensione avviene sul Conto Corrente Arancio da almeno 4 mesi possiamo ottenere il finanziamento in pochi minuti, e senza fornire alla banca ulteriori documenti!

Quanto è possibile ottenere? Con un simile finanziamento possiamo richiedere dai 3.000 ai 50.000 euro, da rendere in un minimo di 12 mesi – fino a un massimo di 84.

Rapporto tra rata e reddito

Prima di fare domanda per il Prestito Arancio dovremmo avere chiaro in mente il rapporto tra il nostro reddito e la rata prevista per il finanziamento che intendiamo ottenere. Dobbiamo tenere conto anche di altre spese e impegni finanziari già in corso, se ce ne sono (come altri prestiti, mutui, eccetera). La banca infatti avrà premura di tenere conto del reddito percepito dal richiedente, messo in relazione alle spese mensili che questo deve sostenere. Questo perché, per legge, la banca deve lasciare al debitore una cifra idonea a farlo vivere dignitosamente ogni mese – e non può quindi sobbarcarlo di spese eccessive.

Ma come calcoliamo questo margine? In linea di massima teniamo conto che la rata del nuovo prestito non deve superare un terzo del nostro stipendio al netto di eventuali altre spese. Per esempio con uno stipendio di 1.400 euro, e un ulteriore finanziamento da 150 euro in corso, la rata per il nuovo prestito non può superare le 150 euro. Si tratta di un esempio, in quanto vengono valutati i casi specifici di volta in volta.

Il merito creditizio

Un altro fattore di cui la banca tiene conto è il merito creditizio, ossia l’affidabilità economica del richiedente – e la sua capacità di rimborso. Gli istituti di credito valutano in maniera positiva coloro che hanno dimostrato in passato di rispettare puntualmente gli impegni finanziari presi. Per avere delle buone chance il debitore deve essere puntuale nei pagamenti, non avere protesti o pignoramenti, e richiedere un finanziamento che è in grado di estinguere senza problemi.

Piano di ammortamento

Per piano di ammortamento si intendono i dettagli e le circostanze con cui intendiamo restituire la somma ricevuta dalla banca. Vengono stilati anche i dettagli sui tassi di interesse del finanziamento, ossia i costi dello stesso. Il TAN è il tasso di interesse principale, mentre il TAEG è il costo totale del prestito – che comprende anche il TAN, le commissioni di istruttoria e altri costi legati al contratto di prestito. Come abbiamo detto le rate si calcolano in base a vari fattori, ma sono sempre composte da due quote: quella capitale e quella di interesse.

  • La quota capitale è l’importo totale del finanziamento (ossia la somma ricevuta) dilazionata per i mesi previsti per la restituzione;
  • La quota interesse invece è il costo totale del prestito (ossia TAN e TAEG) spalmati sulle varie rate.

La prima rata

Compresi nella quota prevista per la prima rata possiamo trovare:

  • una quota relativa al preammortamento (gli interessi che si riferiscono al periodo tra l’erogazione del prestito e l’inizio della restituzione);
  • le commissioni di istruttoria, che in questo caso sono dell’1 % del valore del prestito (per un minimo di 35 euro e un massimo di 300 euro);
  • l’imposta sostitutiva, che è pari allo 0,25 % dell’importo erogato – solo per prestiti che durano più di 18 mesi;
  • l’imposta da bollo da 16 euro – per prestiti che durano meno di 18 mesi.

La prima rata, così come le altre, si deve pagare il primo giorno lavorativo di ogni mese.

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