I piccoli prestiti Mef rappresentano un servizio disponibile per tutti coloro che lavorano nella pubblica amministrazione. Con questa forma di finanziamento è possibile richiedere ed ottenere importi pari a una o più mensilità della retribuzione all’Inps (gestione ex Inpdap). Le somme vanno restituite mediante trattenute che saranno poi effettuate direttamente da NoiPA sullo stipendio. Il piano di ammortamento cambia in base alle esigenze.
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L’importo richiesto dal dipendente può cambiare da una a quattro mensilità medie nette. Qualora non ci fossero trattenute per cessioni del quinto, si potrà arrivare fino ad un massimo di otto mensilità. I piccoli prestiti possono essere richiesti da coloro che risultano in servizio presso amministrazioni statali o enti locali. Il richiedente, naturalmente, deve risultare iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con versamento del contributo pari allo 0,35 per cento.
Come fare per accedere ai piccoli prestiti Mef?
La procedura per richiedere il piccolo prestito è molto semplice, nonché sicura. Basta visitare il portale web di NoiPA. C’è una sezione dedicata al tema che consentirà all’amministrato di compilare la domanda di prestito all’Inps e di inoltrarla mediante un modulo on-line. Ciò che serve è un computer connesso ad internet. La richiesta può essere effettuata, infatti, pure direttamente da casa senza doversi necessariamente spostare presso gli uffici Inps o recarsi a cospetto della propria amministrazione. Il modulo, compilato dal richiedente, sarà poi inviato da NoiPa all’Inps per procedere con la verifica dei dati e con l’autorizzazione.
Mediante la procedura online il richiedente del prestito può anche fare simulazioni e procedere al calcolo della rata che verrà trattenuta dallo stipendio. Inoltre – sempre dal sito – il dipendente della pubblica amministrazione o di un ente locale può richiedere il finanziamento ma anche controllare la pratica.
L’importo richiedibile per i piccoli prestiti Mef
L’amministrato può richiedere importi equivalenti alla singola mensilità, cioè a 1, 2, 3 o 4 mensilità nette di stipendio. Queste possono essere rimborsate rispettivamente in:
– 12 rate (prestiti annuali);
– 24 rate (prestiti biennali);
– 36 rate (prestiti triennali);
– 48 rate (prestiti quadriennali).
C’è poi un tasso di interesse che viene applicato sull’importo lordo. Insieme a questo c’è pure un’aliquota per le spese di amministrazione e una relativa al fondo rischi. Parliamo di un tasso di interesse nominale annuo del 4,25% e delle spese di amministrazione pari allo 0,50%.
Ma vediamo insieme come estinguere un piccolo prestito Mef e quali sono le modalità di erogazione. Partiamo dai primi step in modo da rendere più semplice la comprensione delle fasi.
Le modalità di erogazione del finanziamento
I criteri per l’erogazione di un piccolo prestito Mef sono vari. Ecco la guida flash di NoiPa da prendere come punto di riferimento:
- una somma equivalente ad una mensilità media netta di stipendio da restituire in 12 rate mensili o in modalità doppia mensilità fino a due mensilità medie nette;
- una somma pari a due mensilità medie nette di stipendio da rimborsare in 24 rate mensili o in modalità doppia mensilità fino a quattro mensilità medie nette;
- una somma pari a tre mensilità medie nette di stipendio da restituire in 36 rate mensili o in modalità doppia mensilità fino a sei mensilità medie nette;
- una somma pari a quattro mensilità medie nette di stipendio da restituire in 48 rate mensili o in modalità doppia mensilità fino a otto mensilità medie nette.
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Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate