Indice dei contenuti
- 1 Caratteristiche del piccolo prestito e importi ottenibili
- 2 Garanzie richieste
- 3 Valutazione dei preventivi
- 4 Costi del prestito e spese accessorie
- 5 Tirando le somme
In questo articolo ci occuperemo di determinare se una persona su cui pendono già dei prestiti, e di conseguenza delle rate di restituzione, può avvalersi anche di un piccolo prestito. Si tratta di una condizione purtroppo più frequente di quanto si possa pensare. I ritmi frenetici di questa vita possono infatti portarci ad affrontare molte più spese di quante pensiamo. Spesso possono presentarsi infatti spese improvvise e un piccolo prestito permette di affrontarle.
Prestito Personale per lavoratori dipendenti e pensionati! Bastano pochi click per Riceverlo direttamente a casa. 100% ONLINE
CONVENIENTE | VELOCE | TRASPARENTE | SICURO |
Oltre il 94% di soddisfazione dei nostri clienti
ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria
Cosa intendiamo però con la terminologia “piccolo prestito”? Solitamente in gergo finanziario con queste parole si fa riferimento ad un prodotto creditizio concesso per poche mensilità, di solito comprese tra una e quattro. Un credito elargito con queste modalità prevede sicuramente meno garanzie, rispetto ad un prestito tradizionale. Per questa ragione può, in linea di massima, essere richiesto anche da chi ha già contratto dei prestiti. In ogni modo tutte le finanziarie prevedono comunque la obbligatoria presenza di determinati canoni di garanzie.
Caratteristiche del piccolo prestito e importi ottenibili
Gli importi che possono essere ottenuti mediante un piccolo prestito dipendono quindi dal reddito del richiedente. Solitamente infatti questa soluzione prevede che venga corrisposta una liquidità compresa tra un minimo di una e un massimo di quattro mensilità. L’ammontare di ogni singola mensilità dipende quindi ovviamente dalla busta paga che il debitore riceve. Per i dipendenti del settore pubblico e statale questa è una regola fissa, che in alcuni casi può però anche essere raddoppiata come spiegato in questo articolo.
Chi può aver accesso al cosiddetto fondo credito, ovvero appunto il fondo destinato a lavoratori del settore pubblico e statale, otterrà facilmente un piccolo prestito anche in presenza di altri prestiti contratti in passato. Diversamente invece chi lavora nel settore privato dovrà contrattare la propria posizione con diversi istituti di credito. Questo porta generalmente a condizioni di erogazione peggiori.
Questo aspetto può comunque essere mitigato, agendo bene nella fase di individuazione del prestito. E’ infatti importante richiedere più preventivi, ad istituti di credito tra loro diversi. Questo permetterà di capire i tassi che possono essere applicati in base alle proprie condizioni reddituali e alle garanzie presentate. Nei prossimi paragrafi vedremo anche come valutare un preventivo e a cosa prestare particolare attenzione.
Garanzie richieste
Un piccolo prestito può essere emesso, come ogni prodotto finanziario, dietro presentazione di alcune garanzie e pagamento di un tasso d’interesse. Per quanto riguarda le garanzie, la prima che solitamente viene valutata è la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se questa condizione è rispettata, è più facile che il piccolo prestito venga concesso anche in presenza di altre rate di restituzione. Questa regola non è comunque una legge certa, in quanto molto dipende dalla percentuale di busta paga già impegnata in altre restituzioni. Se invece il richiedente ha un contratto a tempo determinato la situazione è molto più complessa. Inoltre in questo caso il prestito, anche se dovesse essere concesso, non potrebbe mai avere una scadenza successiva a quella del contratto di lavoro.
Solitamente gli istituti di credito tendono ad avere qualche remora nella concessione di un prestito a chi ha già più del 50% del reddito occupato. Questa percentuale può variare in funzione del reddito disponibile. Per fare un esempio, ipotizziamo che Mario percepisca uno stipendio netto di 1200 euro, se ha già 600 euro impegnati in rate di restituzione, ad esempio in un mutuo o in un prestito, una finanziaria potrebbe decidere di non concedere il prestito. Se invece Mario guadagnasse 2000 euro, a fronte di un impegno di 1000 euro in rate pregresse, avrebbe ancora 1000 euro a disposizione per cui il prestito verrebbe concesso.
Quindi la percentuale di reddito già impegnata in restituzioni e pagamento di rate non è mai una regola fissa. Un istituto di credito potrebbe decidere di concedere un piccolo prestito che un altro invece potrebbe negare.
Anche per questi motivi e soprattutto per trovare un prestito con buone condizioni è importantissimo chiedere più preventivi a istituti di credito e banche differenti. Tra questi potremmo menzionare Banca Sella, Findomestic, Agos, BNP Paribas e Credit Agricole, solo per fare alcuni nomi celebri.
Valutazione dei preventivi
Nei preventivi è importantissimo valutare attentamente il tasso annuo d’interesse, TAG, e soprattutto il costo complessivo annuo del finanziamento, TAEG. Grazie a questi due parametri è possibile stabilire la convenienza di un prestito e il suo reale impatto di restituzione delle rate. ll TAEG è particolarmente importante perché include anche le spese accessorie, necessarie per l’erogazione del prestito. Vediamo nello specifico alcuni aspetti che incidono sul TAEG. Questi due aspetti non devono quindi mai essere confusi tra loro e soprattutto è importante non accettare un prestito conoscendo solo il TAN e senza valutarne invece il TAEG.
Costi del prestito e spese accessorie
Ogni prestito che viene concesso, piccolo o grande che possa essere, ha dei costi obbligatori e delle spese accessorie. Tra questi troviamo sicuramente:
- spese di assicurazione;
- spese di segreteria;
- costo per la registrazione del credito;
- tasso annuo di interesse.
L’assicurazione rappresenta una voce importante, inclusa nel TAEG, che in un piccolo prestito è sicuramente inferiore, rispetto ad un prestito personale con canoni standard. Tuttavia questo tassello non dovrebbe essere sottovalutato, in quanto obbligatorio per legge. L’assicurazione copre infatti il creditore dal rischio di morte del debitore o dal rischio di perdita occupazionale.
Tirando le somme
In conclusione quindi non è possibile determinare con esattezza se una persona che in passato ha contratto altri debiti può avere accesso ad un piccolo prestito. Le differenze di situazione tra una persona e l’altra possono determinare facilmente la concessione o la negazione di questo credito.
In ogni caso comunque, in estrema sintesi, è importantissimo che il richiedente si rivolga a diversi istituti di credito, finanziarie online o banche per avere più preventivi. Questo gli consentirà di avere risposte più chiare e quindi di conoscere bene la propria situazione. Oltre al poter valutare preventivi con costi e condizioni differenti. Non va infatti dimenticato che ogni finanziaria presenta le proprie politiche aziendali e di concessione dei prestiti.
Se invece la persona che in passato ha contratto altri finanziamenti è un dipendente pubblico o statale, il nostro consiglio è assolutamente quello di rivolgersi al cosiddetto “fondo credito”, come visto in precedenza, avvalendosi del famoso prestito ex Inpdap.
ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria
Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate