Indice dei contenuti
- 1 Come funziona il prestito?
- 2 Elementi cardine di un finanziamento
- 3 Com'è strutturato un contratto di finanziamento
- 4 Prestiti online
- 5 Documenti e garanzie richieste
- 6 Prestiti per piccoli importi
- 7 Importo massimo richiedibile
- 8 Firma digitale
- 9 Portali web consultabili per prestiti di piccola entità
- 10 Piccoli prestiti per disoccupati
- 11 Prestito a fondo perduto
Quando si ha intenzione di acquistare un bene o un servizio è conveniente richiedere un piccolo prestito ad un ente finanziatore come un istituto bancario. Il prestito, detto anche finanziamento, è un prodotto di credito che prevede appunto l’erogazione della somma necessaria rimborsabile in piccole e comode rate mensili. I prestiti sono distinguibili in due grandi categorie: prestiti finalizzati e prestiti personali. I primi sono vincolati dall’acquisto di uno specifico bene o servizio, mentre i prestiti personali non prevedono l’investimento della somma per un determinato bene o servizio; al contrario, questa può essere utilizzata per acquistare qualsiasi cosa. Nel caso dei prestiti finalizzati, i soggetti coinvolti nella compra vendita sono tre: istituto finanziatore, beneficiario del servizio (o bene) ed erogatore del bene in questione.
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Come funziona il prestito?
Una volta effettuata la richiesta di finanziamento, questa deve essere accettata. L’ente che eroga la somma versandola direttamente al beneficiario o alla terza parte, deve ottenere delle garanzie per poter accettare il finanziamento e tutelare la propria posizione per evitare di incorrere in eventuali insoluti da parte del debitore.
Inizialmente, l’ente finanziatore chiede al cliente un preventivo per avere un quadro iniziale della situazione e valutare la somma di denaro da erogare. Se presente anche la terza parte coinvolta, e quindi se ci si trova in presenza di un prestito finalizzato, questo preventivo dev’essere controfirmato dal soggetto in questione, che si definisce “convenzionato”.
Solitamente per ovviare al problema del rischio insoluti, le banche o la finanziaria tende a chiedere una garanzia che prende forma nella presenza di una terza firma, da parte di un garante appunto, che si impegna a garantire il rimborso della somma erogata in caso di mancato pagamento del cliente.
Elementi cardine di un finanziamento
Oggi giorno, con l’avvento della tecnologia, è possibile effettuare la richiesta di un piccolo prestito anche comodamente da casa senza doversi per forza recare fisicamente presso una banca o un ente finanziatore. Tuttavia, prima di addentrarsi in questo mondo, è bene conoscere alcune nozioni base che reggono il sistema del prestito. Queste sono le modalità di rimborso presenti nel contratto, le condizioni e le clausole e il piano d’ammortamento.
Prima di prendere decisioni definitive, è bene confrontare le diverse offerte online e valutare i tassi di interesse che potrebbero far lievitare gli importi delle rate mensili. In questa guida spiegheremo nel dettaglio come fare e quali elementi valutare per non farsi cogliere impreparati.
Modalità di rimborso
Il rimborso prevede la restituzione dell’importo preso in prestito e può essere mensile, trimestrale o semestrale. Nella maggior parte dei casi, gli enti finanziari prevedono un rimborso mensile che può essere a sua volta caratterizzato da un importo fisso, crescente o decrescente. Questo valore può cambiare anche a seconda del tasso di interesse che comunque nella maggior parte dei casi è fisso. Il tutto dipende dal piano d’ammortamento previsto che viene descritto nelle clausole contrattuali. Le rate con importo fisso sono tipiche di un piano d’ammortamento cosiddetto “alla francese”. Inoltre, più si avvicina l’estinzione del debito, più le rate si ridimensionano.
Il piano d’ammortamento
Per piano d’ammortamento si intende il procedimento con cui si giunge all’estinzione del debito e la restituzione della quota capitale (somma erogata) più la quota interessi (il ritorno economico dovuto all’ente che eroga il prestito. A seconda del procedimento avremo una modalità di rimborso specifica. La quota di interessi comprende alcune variabili come il tasso annuale nominale, il Tasso Annuo Effettivo Globale e gli Oneri Accessori. In alcuni casi, è richiesta una spesa d’anticipo che va a coprire le spese d’istruttoria.
Il tasso annuo nominale, cosiddetto TAN, indica il tasso in percentuale applicato dall’ente erogatore per il calcolo del piano d’ammortamento. Il TAEG invece, Tasso annuo Effettivo Globale rappresenta le spese aggiuntive, che talvolta, ma non sempre, comprendono anche le eventuali spese accessorie come le spese d’istruttoria ed eventualmente i premi assicurativi.
E’ molto importante considerare gli enti finanziari non sono obbligati a descrivere ciò che il TEAG include. Per cui è interesse del cliente chiedere informazioni su questo particolare per valutare più proposte e offerte e capire qual è la più vantaggiosa. Per esempio, nel TAEG non sono incluse le tasse e i bolli di stato.
Com’è strutturato un contratto di finanziamento
I contratti di finanziamento devono contenere alcuni elementi essenziali; se questi non sono totalmente presenti, il contratto non è valido. Questo è un vero e proprio documento e deve essere redatto per iscritto, stampato in due copie e firmato da tutte le parti contraenti. Gli elementi specifici sono:
- L’importo
- Il tasso di interesse
- Oneri eventuali
- Oneri in casi di mora
- Modalità di finanziamento
- Piano d’ammortamento
- Scadenze e numero delle rate
- Il tasso annuo effettivo globale (TAEG)
- Il tasso annuo nominale (TAN)
- Clausole contenenti le spese escluse dal TAEG
- Garanzie richieste
- Copertura assicurativa se presente
Prestiti online
Chiedere un prestito online è molto semplice: basta navigare online e confrontare le diverse offerte provenienti dai diversi Istituti finanziari ed eventualmente dalle banche. Chiedere un preventivo online è più semplice di quanto si pensi. I tempi richiesti per avere una risposta sono relativamente brevi, e comprendono circa 24 ore. Collegandosi ad un sito specifico, saranno richiesti alcuni documenti specifici, come quelli attestanti la propria identità e la propria situazione reddituale. E’ possibile, volendo, chiedere anche informazioni ulteriori a quelle descritte nel preventivo. Basta infatti contattare telefonicamente o via email un consulente e in poco tempo avere tutte le info necessarie a prendere una decisione.
Per quanto riguarda l’importo minimo e massimo, occorre precisare che questo non ha un limite fisso. Tutto dipende dal tipo di prestito e dall’utilizzo che se ne vuole fare. L’accettazione o il rifiuto dipendono molto anche dalla propria affidabilità creditizia maturata fino a quel momento e cioè se si è iscritti ad un registro di mal pagatori o meno. Solitamente, è possibile chiedere un prestito anche a partire dai 180 -200 euro. La restituzione verrà poi dilazionata in rate. Il numero di queste è variabile e dipende dall’ente finanziatore, oltre che dalla cifra richiesta. Solitamente si parte da un minimo di 6 rate, fino ad un massimo di 180 mesi.
Documenti e garanzie richieste
I documenti richiesti dalla banca o dall’Istituto finanziario sono sempre gli stessi e includono:
- Fotocopia fronte-retro della carta d’identità
- Patente o passaporto (se presenti)
- Permesso di soggiorno per i cittadini extra comunitari
- Modelli attestanti il reddito
- Buste paga nel caso di lavoratori dipendenti
- Partita Iva nel caso di liberi professionisti
- Bollette pagate relative alle utenze domestiche (telefono; luce; gas; acqua)
- Cedolino pensione (se a fare la richiesta è un lavoratore pensionato)
- CUD
- Modello F24
- Codice Fiscale
In alcuni casi, è possibile che venga richiesta una garanzia ulteriore e quindi una firma di un terzo contraente, chiamato garante o fideiussore. Questa persona firmando eventualmente, si impegna a farsi carico del pagamento, in caso di insoluti.
Prestiti per piccoli importi
In questa sezione ci occupiamo principalmente di prestiti di piccola e media entità. Questa categoria di prestiti consente di accedere ad una piccola quota di denaro e appartengono, come facile da intuire ai prestiti non finalizzati. Per questi prestiti non occorre fornire una motivazione riguardo alla finalità del denaro richiesto.
Per prima cosa, è bene precisare, che i prestiti appartenenti a questa categoria non necessitano di grandi iter e vengono facilmente erogati. La rapidità con cui si può ottenere una risposta, un preventivo o l’accettazione diretta è abbastanza soddisfacente.
Ci sono diversi espedienti finanziari per ottenere piccoli importi. Ecco quali sono:
Prestito Cambializzato: questa tipologia di finanziamento è la soluzione ideale per coloro che sono purtroppo iscritti alla lista dei mal pagatori. Il prestito cambializzato non ostacola questa categoria di clientela in quanto dal momento in cui si verifica un insoluto, l’ente finanziario provvede a risolvere il debito mediante il pignoramento dei beni.
Carta Revolving: questa carta è una vera e propria carta di credito che consente di rateizzare le spese mensilmente. Sebbene oneri ed interessi siano molto elevati, la Carta Revolving è molto utilizzata per acquistare beni di consumo primari abbastanza costosi come automobili e mobilio che partono da un minimo di 1000 euro fino a circa 10.000 euro.
Cessione del quinto: anche questo espediente è molto vantaggioso nel caso di necessità di piccoli prestiti. La cessione del quinto infatti prevede una detrazione automatica della quinta parte dello stipendio. Il tutto avviene attraverso il datore di lavoro, il quale acconsente alla detrazione. Secondo la normativa italiana vigente, questa detrazione deve essere proporzionata allo stipendio e deve poter lasciare un importo considerato sufficientemente utile al sostentamento. Anche i pensionati possono beneficiare della cessione del quinto. Ad entrare in gioco non sarà il datore di lavoro ma l’INPS che tratterrà dalla pensione la percentuale necessaria.
Prestiti cambializzati | Cessione del quinto | Carta revolving |
---|---|---|
Ideale per gli iscritti alla CRIF | Rivolto ai lavoratori e ai pensionati | Carta di credito che consente di rateizzare le spese |
In caso di insoluti vi è il pignoramento dei beni | Basso rischio di insoluti grazie alla detrazione automatica | Autorizza al massimo 10.000 euro |
Importo massimo richiedibile
In base al tipo di finanziamento l’importo massimo richiedibile varia. Per piccoli importi e quindi per finanziamenti tramite carta revolving o cessione del quinto, si intende comunque inserita nel range massimo, una somma di 10.000 euro, dilazionabile in rate di numero variabile.
In ogni caso, visitando il portale web dell’ente finanziario, è possibile visualizzare direttamente gli importi minimi e massimi e il numero di rate mensili utilizzabili per dilazionare il rimborso.
Firma digitale
Una volta trovato il prestito che fa al caso proprio, si può scegliere di recarsi fisicamente presso una filiale della finanziaria che eroga la somma, oppure optare per la firma digitale che al giorno d’oggi è una soluzione multitasking, gratuita e assolutamente sicura per sottoscrivere un contratto in maniera totalmente legale. Si tratta di una soluzione che facilita di molto la procedura, poiché snellisce il processo e consente di evitare tutta la burocrazia cartacea. La firma digitale è totalmente equivalente ad una firma tradizionale e consente di procedere velocemente ottenendo il prestito anche soltanto dopo poche ore.
Una volta inserita la domanda e accettato le clausole, è possibile inserire la firma procedendo nella creazione di un proprio Pin di sicurezza. La sicurezza del Pin è assolutamente sicura: si tratta di un codice usa e getta, detta anche One Time password
Per rendere autentica e valida la firma, occorre utilizzare questo codice e spuntare tutte le clausole accessorie all’autenticazione della firma.
Per firmare il contratto, sarà necessario inserire un altro codice password usa e getta, diverso dal primo, che come il precedente viene fornito via sms, e ultimare la procedura.
Portali web consultabili per prestiti di piccola entità
I siti web dove conoscere le offerte, chiedere preventivi e fare confronti sono diversi. Tra questi ricordiamo Explora American Express che offre carte revolving a doppia possibilità di scelta (rate o saldo); Findomestic che consente di ottenere preventivi senza spese di istruttoria e a tassi molto economici. Consel e Special Cash Postpay, infine sono altrettanto degne di essere menzionate. Consel come Findomestic è vantaggiosa per l’assenza di spese iniziali e perché permette di chiedere fino a 10.000 euro di prestito non finalizzato. Special Cash Postpay infine consente di ottenere fino a 15.000 euro.
Piccoli prestiti per disoccupati
Per ottenere un prestito solitamente è richiesta una garanzia basilare, che va al di la dell’affidabilità creditizia: il lavoro. Le banche, come qualsiasi istituto finanziario hanno bisogno di sapere che il beneficiario della somma di denaro, ha un lavoro e un reddito stabile che gli consente di poter far fronte al rimborso con gli interessi. Tuttavia in ragione delle diverse fattispecie che regolano il mercato del lavoro e a causa dei contratti atipici che sono a capo delle aziende, molti istituti finanziari hanno deciso di mettere a punto servizi di erogazione prestito anche per coloro che risultano disoccupati.
Innanzitutto c’è da precisare che le banche sono meno propense, forse per niente ad erogare somme di qualsiasi importo a persone che non possono fornire delle garanzie. Le finanziarie sono invece molto più elastiche a questo proposito; per cui la prima regola, se si è in tale condizione, è quella di rivolgersi ad un istituto finanziario. Per questa fattispecie, in alternativa alla busta paga, è possibile fornire come garanzia la documentazione attestante l’incasso derivante da una locazione o dalla proprietà di un immobile. Altra possibilità in mancanza di quanto precedentemente detto, è la figura di un fideiussore. Questo deve avere busta paga o pensione, di importo sufficiente a coprire le rate mensili.
Quanto può ottenere al massimo un cliente disoccupato?
Generalmente si stima una somma non superiore ai 15.000 euro. Questa somma è da restituire secondo piani d’ammortamento prestabiliti e precisi ma al contempo flessibili e adattabili alle proprie necessità e disponibilità. In ogni caso, non è mai possibile dilazionare le rate oltre i 5 anni.
Prestito a fondo perduto
I giovani disoccupati tuttavia possono optare anche per un’altra importante offerta: si tratta di finanziamenti a fondo perduto i quali offrono buona opportunità di iniziare attività imprenditoriali. Si tratta di somme erogate da alcuni enti e che non obbligano ad una restituzione. Il prestito, che può essere anche di somme esigue, devono essere però utilizzate per fini specifici, finalizzati all’investimento nel mercato del lavoro e null’altro. Autoimpiego, formazione, piccoli settori possono essere agevolati tantissimo da questi piccoli fondi stanziati proprio per coloro che hanno voglia di mettersi in gioco e che non hanno l’opportunità economica iniziale per farlo.
Per i prestiti a fondo perduto esistono dei bandi regionali o statali che prevedono in taluni casi la necessità di presentare preventivamente un progetto valido prima di ricevere una risposta in relazione all’erogazione.
A differenza di tutti gli altri piccoli finanziamenti, i prestiti a fondo perduto, seppur minimi, hanno come caratteristica principale quella di essere presieduti da bandi. In questi documenti vengono descritte tutte le clausole da rispettare, i requisiti d’accesso e le modalità di presentazione delle domande. E’ bene precisare che pur trattandosi di grandi opportunità, l’accettazione di domande tramite prestiti a fondo perduto prevede tempi lunghi.
Proprio in ragione del vantaggiosissimo aspetto che prevede la non restituzione dell’importo, sono disposte verifiche molto severe da parte degli enti finanziari affinché i fondi vengano effettivamente investiti per affrontare le spese inerenti il mercato imprenditoriale. I bandi possono avere un termine oppure essere costantemente accessibili. Il tutto dipende dal bando e dall’ente che finanzia.
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Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate