Piccolo prestito arma carabinieri: informazioni, offerte per militari e carabinieri

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Poter disporre di un prestito bancario è da sempre molto importante per l’equilibrio della nostra società. Il prestito è uno strumento finanziario diffuso, e capita che prima o poi, un po’ tutti siamo spinti a ricorrervi.

E’ un po’ diffuso il timore verso questi prodotti finanziari. Se è vero che per chi non è avvezzo alla materia finanziaria possono sembrare operazioni complicate ed il timore di rimetterci il proprio denaro è sempre presente, esistono innumerevoli tipologie di prestito che permettono a tutti di trovarsi a proprio agio con la formula cucita su misura per le proprie necessità.

Nel caso dell’acquisto di un’automobile, ad esempio, ci si appoggia al prestito proposto dal concessionario in convenzione con una banca, che risulta spesso più conveniente a livello economico di ciò che proporrebbe direttamente la stessa banca.

Il prestito bancario è dunque un elemento cruciale per la nostra società, e permette ai privati cittadini così come alle imprese di poter disporre anche di ingenti somme economiche che gli permettono di acquisire beni o servizi che altrimenti difficilmente sarebbero raggiungibili. Il prestito bancario, quindi, muove il mercato e permette una continua circolazione di denaro che assicura benessere per ancora più persone, famiglie e imprese.

Piccolo prestito arma dei carabinieri

Chi è registrato all’Arma dei Carabinieri può usufruire di un’opzione di prestito speciale. Chi è iscritto all’albo, infatti, ha la possibilità di ottenere un prestito agevolato in quanto dipendenti statali.

Se un carabiniere ha bisogno di liquidità, quindi, può ottenere un finanziamento vantaggioso sotto molti aspetti: le spese accessorie sono decisamente inferiori rispetto a quelle che si devono sostenere per stipulare un prestito classico, e anche gli interessi che andranno ad aggiungersi alle rate sono contenuti. Per la precisione, questa tipologia del prestito risponde all’identikit della cessione del quinto.

Ma come funziona?

Una volta decisa la somma di cui si necessita, va messo in conto che ogni contratto di cessione o di delega deve essere assistito per legge da due tipi di polizza, una a rischio vita e una a rischio impiego. Entrambe le polizze, ovviamente, vengono fatte obbligatoriamente stipulare dall’istituto di credito con l’obbiettivo di preservare e tutelare nel tempo il proprio accordo, in modo tale che, qualsiasi cosa succeda nel corso degli anni della durata del finanziamento, la banca possa avere la sicurezza che il prestito verrà saldato, anche da terzi se necessario.

La polizza a rischio vita garantisce la banca arrogante contro il rischio che il debitore possa avere problemi di salute durante la durata del prestito o che possa malauguratamente perdere l’impiego o incappare in una situazione che lo renda inabile al lavoro e quindi impossibilitato a portare a compimento l’accordo stipulato. Dovesse verificarsi una di queste situazioni, infatti, toccherà alla compagnia d’assicurazione a versare i soldi mancanti per garantire il prestito, e non verrà quindi chiesto l’ammontare della cifra economica a parenti e familiari del contraente.

Il costo dell’assicurazione vita è in funzione di alcuni elementi come l’età del richiedente del prestito, il sesso, perchè le donne hanno un’aspettativa di salute maggiore rispetto a quella degli uomini, e la durata del prestito richiesto. Solitamente, si tratta di un contratto a capitale unico decrescente e a premio iniziale. Il costo di questa tipologia di assicurazione ha un andamento esponenziale, che si alza ovviamente seguendo l’età del contraente: più chi contrae è giovane, minore sarà la cifra che dovrà versare.

La polizza a rischio impiego garantisce la banca arrogante contro il rischio che il debitore possa perdere il posto di lavoro durante il corso del prestito, per qualsiasi motivo: licenziamento, fallimento dell’azienda o dimissioni. E’ importante sapere che il beneficiario della polizza non è il debitore ma è la banca arrogante. Al verificarsi del sinistro la compagnia di assicurazione salva la banca arrogante ma ha la possibilità di rifarsi contro il debitore. Perdere il posto del lavoro con un prestito acceso, quindi, anche con il prestito bancario per l’arma dei carabinieri, può portare a conseguenze.

Esistono due tipologie di polizza impiego: la prima è nominata rischio credito, e il premio viene formalmente pagato dalla banca erogante stessa, ma il costo viene ripreso all’interno della voce commissione bancarie erogato dalla banca stessa. Perdite pecuniarie, invece, è una polizza che vede il premio pagato direttamente dal debitore e quindi forma una voce a sè nel contratto di finanziamento.

Questa seconda tipologia prevede una copertura assicurativa importante che invece la prima non contempla. In caso di perdita del lavoro le rate a scadenza vengono pagate dalla compagnia di assicurazione fino alla data di ricollocamento. Questo tipo di copertura può infatti rivelarsi un importante aiuto per chi si trova a dover affrontare un periodo di disoccupazione imprevisto. Sarebbe infatti complicato, altrimenti, riuscire a saldare il debito.

I vantaggi

I vantaggi del piccolo prestito dell’ Arma Dei Carabinieri è importante. Stipulando questa tipologia di finanziamento diventa infatti possibile continuare con la vita di tutti i giorno senza dover sostenere grandi rinunce o cambiamenti nella vita familiare, che un prestito personale tradizionale invece è in grado di imporre. La cessione del quinto, infatti, permette di impiegare mensilmente solamente il 20% del proprio stipendio. A prescindere dalla somma che si percepisce come stipendio mensile, quindi, per ottenere questo finanziamento si dovrà impegnare solamente un quinto del proprio reddito mensile, che equivale a due mensilità annualmente.

Per chi è iscritto all’Arma dei Carabinieri, sarà inoltre molto più facile e conveniente aprire questa tipologia di finanziamento se si vuole ottenere una piccola somma da poter reinvestire per acquistare un bene o poter usufruire urgentemente di un dato servizio. Rispetto al prestito tradizionale, questa tipologia di finanziamento è più immediato grazie al fatto che, in sede di trattative, servirà fornire solamente la propria busta paga, i documenti che attestano la propria iscrizione all’Arma, la carta d’identità e il codice fiscale. Ma la documentazione non è l’unica agevolazione in quanto anche le tempistiche ed i costi accessori saranno molto minori. In aggiunta, la cifra ottenuta da questa tipologia di finanziamento può essere investita e spesa come meglio si crede, seguendo le proprie necessità. Il piccolo prestito per l’Arma Dei Carabinieri non è infatti un prestito di tipo finalizzato, il che significa che il contraente non sarà tenuto a specificare quale bene o servizio vuole acquistare ma, al contrario godrà di ogni libertà in tal senso.

Piccolo prestito arma dei carabinieri, a chi conviene?

Se si fa parte dell’Arma dei Carabinieri e si è in possesso di un contratto a tempo indeterminato, questo prodotti finanziario è sicuramente un’ottima possibilità qualora si abbia la necessità di poter usufruire di un prestito di piccole entità. La cifra massima che si può ottenere da questa tipologia di prestito è di 75.000 euro, mentre la tempistica massima di restituzione del debito contratto è di 120 mesi.

Il piccolo prestito all’Arma dei Carabineri è in grado di mettere a proprio agio i debitore, che ha la possibilità di individuare insieme al debitore la giusta rateizzazione della cifra ottenuta, in modo tale da poter pagare senza snaturare la propria vita e senza mettere eccessivamente in discussione le proprie finanze. Questo prestito, che segue la logica del prestito con cessione del quinto, è inoltre estremamente conveniente in quanto si può facilmente ottenere nel giro di una settimana. Come in un prestito tradizionale, i costi sono rappresentati dalle imposte di bollo, dalle commissioni, dagli interessi bancari e dalle polizze di assicurazione. Tutte queste dinamiche, però, sono differenti rispetto al prestito personale classico. In questa tipologia di prestito, infatti, diventa possibile ottenere una maggiore convenienza, con interessi e costi burocratici decisamente inferiori alla media, se confrontati con quelli degli altri strumenti finanziari.

Nel caso la somma richiesta e ottenuta tramite il finanziamento si dovesse rivelare insufficiente per il carabiniere o per la sua famiglia che si trovano ad affrontare una particolare situazione debitoria o a dover ristruttura un immobile, è possibile eseguire la delega di pagamento.

La delega di pagamento permette infatti di raddoppiare la cessione del quinto, ed ottenere di conseguenza un finanziamento maggiore. In questo modo, sarà prelevata una cifra dello stipendio che, per legge, non potrà superare il 40% dell’ammontare che si incassa mensilmente, per non mettere in difficoltà il lavoratore che altrimenti farebbe fatica a far fronte alle spese comuni. Il prestito con delega, per il resto, segue esattamente la stessa dinamica del prestito con cessione del quinto che, come abbiamo visto, caratterizza il finanziamento speciale dedicato ai membri dell’Arma dei Carabinieri, che possono usufruire di uno strumento utile e molto diffuso, in Italia e non solo.

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