Piccoli prestiti per segnalati in crif: informazioni, guida, offerte

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Il prestito bancario è da sempre uno degli strumenti finanziari più utilizzati all’interno della nostra società. Grazie a questa tipologia di prestito, infatti, è possibile vivere con più sicurezza e con più fiducia, grazie alla consapevolezza che, se malauguratamente si dovesse incappare in qualche imprevisto, esiste la possibilità di superarlo almeno sotto il punto di vista economico.

Il prestito bancario, infatti, permette di disporre di liquidità in tempi relativamente brevi. Se si deve sostenere l’acquisto di un nuovo frigorifero, di un’automobile o della ristrutturazione del proprio immobile, non c’è da preoccuparsi. Anche se al momento non si dispone della cifra necessaria per completare queste operazioni, il prestito bancario ci permetterà di acquistare un dato bene o un dato servizio. Fornendo le dovute garanzie all’istituto di credito, infatti, sarà possibile usufruire del prestito della cifra pattuita, che successivamente sarà restituita in comode rate nel corso del tempo.

Un finanziamento apre a nuove possibilità e permette a famiglie ed aziende di superare i momenti di difficoltà e di affrontare ogni situazione. E’ un’operazione piuttosto utile anche nel caso si voglia investire una somma di cui non si dispone. Pensiamo ad esempio all’acquisto di un materiale, di un’azienda o di un’importante risorsa che potrebbe permettere alla nostra azienda o alla nostra comunità di crescere nel tempo: con il prestito bancario si può.

Esistono però tante tipologie di finanziamento, appositamente studiate per permettere a chi vuole utilizzare questo prodotto finanziario, di poter trovare la soluzione più adatta alle proprie possibilità economica, ma non solo. Le tipologie di finanziamento, infatti, differiscono anche in base alla situazione lavorativa e necessitano di garanzie diverse.

Un esempio è il piccolo prestito per segnalati crif: questo finanziamento è infatti consigliato per chi non riesce a fornire solide garanzie all’istituto bancario e per chi ha alle spalle degli insoluti e dei contenziosi. Solitamente, questi profili sono evitati dalle banche, che tendono a non dare fiducia a chi non ha uno storico finanziario estremamente limpido. Fortunatamente, però, esistono interessanti soluzioni anche per chi è segnalato al crif: seguendo il giusto iter, si potrà infatti poter disporre di un piccolo finanziamento. Come? Scopriamolo insieme.

Piccoli prestiti per segnalati in crif

Complice la crisi economiche e gli errori di valutazione negli anni degli stessi istituti bancari nel concedere facili finanziamenti, molte persone non sono riuscite a rispettare le rate del finanziamento e sono state segnalate in crif. Ma non c’è da preoccuparsi, ottenere un prestito è possibile anche se si è rimasti vittima di questa situazione.

Ma come funziona il crif? Nel momento in cui viene effettuata una richiesta di finanziamento, le banche controllano l’identikit del richiedente. Esistono due istituti, il Crif Spa (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria) e l’ Experian Spa Italia. Sono entrambe società private che detengono i dati delle informazioni creditizie trasmesse dalle banche, recitando quindi il ruolo di grandi archivi consultabili da tutti gli istituti bancari. Se si è autori di un insolvenza o di un ritardo nel pagamento di una rata del finanziamento ricevuto, si viene registrati in uno di questi due istituti come cattivi pagatori. Il proprio nome compare nella lista degli insolventi, e di fatto vi rimane anche dopo che si è finito di restituire il finanziamento.

Può infatti accadere che nonostante sia stato estinto il prestito, possano permanere delle informazioni all’interno dei due istituti che faranno rimanere il proprio profilo negativo nonostante il finanziamento sia già stato saldato. I privati possono infatti richiedere le proprie informazioni, per capire e valutare il proprio profilo negativo. La normativa, infatti, stabilisce quelli che sono i tempi di conservazione dei dati, che possono variare a seconda che sia ad esempio una richiesta di finanziamento, magari anche negativa che permane per sei mesi, oppure il ritardo di una singola rata che permane per dodici mesi. Può anche verificarsi il ritardo di ventiquattro mesi – il ritardo di due rate consecutive – di tre rate, che permane per più di tre anni. In caso di mancato pagamento del finanziamento, questa informazione permane dalla scadenza che sarebbe dovuta essere del finanziamento, ai successivi trentasei mesi. Così trentasei mesi permane in caso in cui il finanziamento sia stato chiuso o annullato.

Ma può accadere che le informazioni siano ancora presente anche al termine dei 36 mesi, ed in questo caso il contraente segnalato può far rimuovere il proprio nome, a diritto, dalla lista dei cattivi pagatori.

Come ottenere un finanziamento se si è stati segnalati al Crif

Esiste una tipologia di finanziamento adatta e attuabile anche da chi è stato segnalato al Crif come cattivo pagatore, diventando così impossibilitato ad ottenere un prestito finanziario tradizionale. Il modo migliore di ottenere un finanziamento anche se si è stati iscritti alla lista nera, quindi, è valutare la possibilità di scegliere la cessione del quinto dello stipendio.

La cessione del quinto dello stipendio è uno degli strumenti finanziari più utilizzato. Estremamente sicuro e diffuso, permette di disporre in tempi relativamente brevi di piccole somme di denaro, utili per affrontare le problematiche della vita quotidiana e per l’acquisto di beni o servizi dei quali non possiamo fare a meno.

Per usufruire della cessione del quinto dello stipendio, è necessario offrire all’istituto bancario al quale ci si rivolge, una garanzia minima. E’ infatti indispensabile essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che permette di avere stabilità e sicurezza agli occhi della banca e dell’assicurazione. In sede di trattative, va quindi presentata la propria busta paga oltre alla carta di identità e al codice fiscale, che permettono di identificare al meglio il contraente.

La cessione del quinto è un metodo di finanziamento estremamente sicuro, sia per il creditore che per il debitore. Come si può evincere dal nome, questa tipologia di finanziamento consiste nel versare mensilmente un quinto del proprio stipendio, equivalente al 20%. In questo modo, nell’arco di un anno, due mensilità dello stipendio dovranno essere versate all’istituto di credito dal quale si è ottenuto il prestito. Questa misura è molto interessante perchè permette al debitore di non sostenere una rata troppo alta lasciandolo così con le mani libere, ed un potere di spesa ridotto ma solido.

La convenienze della cessione del quinto

Perchè la convenienza della cessione del quinto si evince dalla possibilità di contrarre un prestito presentando la sola busta paga. Se si è quindi iscritti all’albo dei cattivi pagatori e i propri dati sono ancora presenti negli archivi del crif, grazie a questo strumento finanziario non si avranno problemi nel caso si presenti urgente la necessità di poter usufruire di un finanziamento.

Con la cessione del quinto dello stipendio è possibile richiedere un finanziamento fino a 75 mila euro. La somma richiesta può essere restituita nell’arco di un massimo di 120 mesi, che equivale a dieci anni. La propria rata, quindi, varia in base allo stipendio percepito e alla volontà di restituire i soldi in un breve tempo o meno.

Non meno importante sono le due polizze che bisogna sottoscrivere per poter entrare in possesso di questo finanziamento. E’ infatti indispensabile firmare un’assicurazione sulla vita, che tutela l’istituto bancario in caso, durante il periodo di restituzione del prestito, la salute venga a mancare e renda impossibile per il debitore saldare le rate del mutuo. La polizza sulla vita è indispensabile, perchè nel caso si verificasse questa evenienza, senza la presenza dell’assicurazione si troverebbero i familiari e i parenti stretti a dover salvare i debiti. In questo modo, quindi, si possono tutelare i legami in quanto sarebbe ovviamente l’assicurazione a coprire nel caso si verificassero eventuali problematiche.

La seconda polizza che si deve stipulare per poter ottenere un finanziamento anche se il proprio nome compare negli archivi del Crif, è l’assicurazione sull’impiego. Questa polizza è indispensabile in quanto copre il debitore nel caso, per licenziamento, dimissioni o fallimento dell’azienda, perdesse il lavoro. L’assicurazione, stipulando questa polizza, si impegna a saldare le rate mensili del debitore all’istituto di credito che ha elargito il prestito, nel caso in cui il soggetto non disponesse più di un lavoro. Per tutto il periodo di disoccupazione il debitore sarà coperto, e solo in secondo momento, una volta trovato un nuovo posto di lavoro, dovrà restituire i soldi anticipati dall’assicurazione.

Prestito per cattivi pagatori

Ottenere un prestito per i cattivi pagatori è quindi possibile. Se il proprio nome compare ancora negli archivi del Crif nonostante si sia già saldato il vecchio finanziamento è infatti una soluzione attuabile. E’ necessario fornire ad un istituto di credito la propria busta paga ed un contratto di lavoro indeterminato: la cessione del quinto è estremamente sicura e veloce per entrambe le parti.

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