Indice dei contenuti
- 1 Che cos'è la cessione del quinto
- 2 Chi può ottenerla?
- 3 Prestiti per non lavoratori
- 4 Cattivi pagatori e protestati
- 5 Garanzie
- 6 Prestiti personali
- 7 Prestiti finalizzati
- 8 Credito a consumo
- 9 Prestiti tra privati
Quando parliamo di prestito spesso sentiamo nominare la cessione del quinto. Si tratta di un ottimo finanziamento, creato su misura per il richiedente. Tuttavia non tutti possono accedervi, in quanto è un prestito destinato ai soli lavoratori e pensionati (e anche chi appartiene a questa categoria di dipendenti potrebbe trovare delle difficoltà a sottoscriverlo). E allora come possiamo fare a ottenere comunque un finanziamento, che non sia una cessione del quinto? Niente paura! Le opzioni a disposizione sono molte, e le illustreremo tutte in questa piccola guida.
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Che cos’è la cessione del quinto
Prima di tutto facciamo chiarezza sulla cessione del quinto, in modo tale da capire perché non tutti possono accedervi. La cessione del quinto è un prestito personale non finalizzato (ossia il denaro ricevuto non è vincolato dall’acquisto di un bene o un servizio preciso). Ci consente di ottenere una certa liquidità (anche cospicua). Il valore del prestito tuttavia, l’ammontare delle rate mensili e la durata del piano di ammortamento sono da calcolare in base al reddito del richiedente. Infatti per il risarcimento del debito sono previste rate mensili di piccola entità. Ogni rata non può superare il 20 % dello stipendio del debitore al netto – da qui il nome “cessione del quinto”, perché cediamo alla banca un quinto delle nostre entrate mensili.
Esiste anche il doppio quinto, o il prestito delega, che è uguale alla cessione del quinto – ma con rate più alte. In questo caso ogni mese dobbiamo alla banca due quinti dello stipendio, ossia il 40 % dello stesso al netto.
Chi può ottenerla?
Possono sottoscrivere la cessione del quinto i lavoratori dipendenti e i pensionati. A fare da garante a queste persone è il datore di lavoro. Quindi a rigor di logica i dipendenti pubblici hanno tutele e garanzie maggiori rispetto a quelli privati (in quanto un’azienda privata può fallire e chiudere, lasciando il dipendente senza lavoro). L’importo del prestito si calcola in base al reddito mensile del richiedente, ma anche tenendo conto del suo Tfr accantonato fino al momento della domanda. Per cui l’anzianità lavorativa presso la stessa azienda conta molto in questo caso. Per il rimborso è previsto un tempo massimo di 10 anni.
Nel dettaglio possono richiedere la cessione:
- i lavoratori dipendenti pubblici. Non avranno difficoltà a ottenere il prestito, in quanto il datore di lavoro è lo Stato, o un Ente comunale o regionale. Di solito possono ottenere anche cifre cospicue;
- i dipendenti privati. Dovranno avere contratto a tempo indeterminato – o determinato a lunga scadenza. Inoltre dovranno presentare alla banca dei dati sull’azienda per cui lavorano, in modo tale da confermare la sua stabilità e l’andamento economico;
- i pensionati INPS. Possono ottenere il finanziamento fino ai 75 anni di età, compiuti entro la fine del piano di ammortamento.
I lavoratori autonomi non possono ottenere il prestito, così come coloro che percepiscono la pensione sociale.
Prestiti per non lavoratori
Ora che abbiamo chiarito che cos’è la cessione del quinto è semplice capire perché non tutti possono accedervi. Abbiamo già scartato i lavoratori autonomi (liberi professionisti, partita IVA) e i pensionati con pensione sociale. Anche le casalinghe, gli studenti, gli imprenditori, e i lavoratori atipici non possono avere la cessione del quinto. In generale coloro che non hanno un contratto di lavoro e un reddito mensile stabile e continuativo non hanno chance! Queste persone però possono ottenere diversi prestiti, ponendo garanzie diverse dalla busta paga.
Anche se non sottoscriviamo la cessione del quinto possiamo usare le ultime buste paga come garanzia di rimborso. In questo caso avremo meno difficoltà a far passare il documento per buono.
Cattivi pagatori e protestati
I cattivi pagatori e i protestati fanno una categoria a parte. Per loro non è semplice mai richiedere un prestito, in quanto sono visti dagli istituti di credito come inaffidabili economicamente.
- I cattivi pagatori sono coloro che hanno tardato uno o più pagamenti di un debito contratto. Se non hanno regolarizzato subito la loro posizione morosa sono stati iscritti al registro Crif – dove sono segnalati i nominativi di coloro che non sono costanti o puntuali nei risarcimenti. La banca può accedere a tale lista, e decidere di non dare fiducia al soggetto che vi compare;
- I protestati invece hanno subito un protesto, ossia un atto legale. Si ottiene con mancati pagamenti, ed emissione di assegni a vuoto o scoperti o falsi (o compilati male, che il beneficiario non può comunque incassare). Si tratta di una situazione più grave della prima.
Queste persone raramente possono sottoscrivere una cessione del quinto, così come ogni altro prestito. Dovranno trovare soluzioni specifiche per loro.
Garanzie
Se non possiamo usare il datore di lavoro come garanzia dovremo trovare altre vie per rassicurare la banca, e fargli capire che ripagheremo il debito contratto. Chi non ha un contratto a tempo indeterminato può usare come garanzia:
- Un bene di valore, come un immobile o un prezioso, da impegnare o ipotecare. Diamo quindi alla banca la possibilità di pignorare il bene, come risarcimento danni, nel caso in cui non riusciamo a risolvere il debito. Ovviamente ciò che poniamo a garanzia deve avere un valore tale da coprire le spese del prestito contratto;
- Le buste paga, purché siano alte e legate a un contratto di lavoro a tempo determinato ma a lunga scadenza;
- Una terza persona che funge da garante. Ovviamente questo individuo deve avere un reddito dimostrabile, e una situazione finanziaria ottimale.
Prestiti personali
Vediamo quindo ora quali sono le opzioni per queste persone. La prima, e forse più conveniente, è quella del prestito personale. Sottoscriviamo un finanziamento generico, per far fronte a spese di vario genere, ottenere liquidità o comprare un bene di valore. Oggi le banche offrono decine di prestiti personali, e possiamo scegliere quello con tassi di interesse minori, che richiede meno garanzie oppure che ci offre di più.
Alcune banche erogano tale prestito anche in maniera veloce, soprattutto se si tratta di cifre poco cospicue. Si può farne domanda anche via telematica, online o tramite applicazioni telefoniche.
Prestiti finalizzati
Se invece abbiamo bisogno di una certa somma di denaro per una spesa ben precisa possiamo ricorrere a un prestito finalizzato. In questo caso la banca sa come spenderemo il denaro ricevuto, che è vincolato a quella spesa specifica. Le finanziarie offrono prestiti finalizzati per ogni tipo di spesa!
Nello specifico esistono prestiti finalizzati per:
- ristrutturare la casa, arredarla, migliorare il risparmio energetico, comprare piccoli e grandi elettrodomestici;
- fare viaggi e vacanze;
- pagare spese mediche, estetiche, soggiorni in centri benessere o spa;
- comprare automobili, camper, roulotte, moto, e qualsiasi tipo di veicolo;
- studiare, fare master e corsi, specializzazioni;
- fare sport.
Credito a consumo
Il credito a consumo è un particolare tipo di prestito finalizzato, che possiamo trovare soprattutto nella grande distribuzione e nelle catene di supermercati. Serve a invogliare il cliente a comprare un bene costoso, dandogli la possibilità di pagarlo a rate. La banca paga direttamente il rivenditore, e noi risarciamo la banca secondo i termini prestabiliti. Possiamo ottenere il finanziamento per comprare di tutto, anche cose poco costose.
Per sottoscrivere il prestito abbiamo bisogno di un conto corrente, e di un numero di telefono collegato a questo. La domanda e l’erogazione del prestito sono veloci. Il denaro non viene versato sul nostro conto, ma direttamente nelle tasche del rivenditore.
Prestiti tra privati
Un’altra opzione che abbiamo di fronte è quella di richiedere un prestito tra privati. Si tratta di un finanziamento particolare, in quanto avviene tra due privati – e non tra banca e privato. Un creditore mette a disposizione un certo capitale, il richiedente ne beneficia e poi si impegna a restituirlo al primo tramite delle comode rate mensili. Possiamo sottoscrivere un prestito tra privati con i nostri parenti, amici, conoscenti e conoscenti dei conoscenti. Se però nella nostra cerchia di amicizie non abbiamo chi dispone della somma che ci serve possiamo metterci in contatto con privati che non conosciamo. Per farlo basta andare su uno dei tanti siti online che si occupano di questo. Sono dei veri e propri marketplace, che mettono in comunicazione prestatori (che investono il proprio denaro, guadagnando con gli interessi) e i debitori (che possono ricevere un finanziamento senza troppe richieste di garanzie). In ogni caso dobbiamo stilare una sorta di contratto, dove le due parti coinvolte si accordano circa gli estremi del prestito. Il documento deve essere firmato con sigla autografata da entrambi.
I tassi di interesse sono davvero minimi, in quanto non dovremo pagare alla banca spese di commissione o altri costi accessori.
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