Piccoli prestiti senza reddito dimostrabile: e se non ho reddito dimostrabile? Migliori soluzioni

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In questo articolo ci occuperemo di definire come un piccolo prestito può essere ottenuto senza un reddito dimostrabile. Quando parliamo di piccoli prestiti, facciamo ovviamente riferimento a strumenti di finanziamento che permettono di ricevere una o più mensilità. Solitamente queste sono comunque fissate in un massimo di 4 mensilità, permettendo quindi di avere accesso a prestiti di importi contenuti.

Purtroppo può capitare sempre più spesso che persone appartenenti a categorie come studenti, casalinghe, disoccupati o lavoratori autonomi abbiano bisogno di avere un prestito. Questi però non possono offrire una busta paga ed in questi casi avere accesso ad un credito può essere molto complesso. In questo caso serviranno infatti delle garanzie alternative.

Vediamo quindi nel dettaglio quali possono essere le garanzie alternative. Esistono infatti varie modalità di accesso a simili prestiti che possono essere valutate in base alle caratteristiche del richiedente.

Quali garanzia possono essere richieste al posto della busta paga?

Dato che queste categorie non possono avvalersi della propria busta paga per giustificare la concessione di un credito, vediamo le alternative possibili. Le prime, per antonomasia, sono sempre le garanzie ipotecarie, ovvero ciò che rende pignorabile un bene immobile o mobile. Trattandosi in questo caso di piccoli prestiti, è molto più frequente che il bene ipotecato sia un bene mobile, come può essere un’auto, una moto o un gioiello di valore. Queste devono comunque avere un valore maggiore al valore della liquidità concessa e non sono uno strumento tra i più praticati.

Molto più frequenti sono invece le garanzie offerte dalle fideiussioni personali, come può essere la firma di un genitore che dispone di pensione e di si impegna a fare da garante alla restituzione del prestito. In questo modo il prestito verrà concesso perché in caso di mancato pagamento delle rate di restituzione, il garante sarebbe obbligato a farsi carico della restituzione.

Ovviamente il garante non deve obbligatoriamente essere un parente, può essere anche soltanto un conoscente o un amico. Vediamo nel dettaglio però quali possono essere le migliori modalità offerte, in base alla categoria di appartenenza del richiedente.

Migliori alternative per lavoratori autonomi

Coloro che lavorano come lavoratori autonomi, con partita iva o liberi professionisti, possono provare a presentare la dichiarazione dei redditi per comprendere se, in base al reddito personale, la finanziaria deciderà di concedere il prestito. Molto spesso però anche in questo caso viene richiesto al richiedente una garanzia in più, probabilmente di tipo fideiussorio. Ovvero anche in questo caso sarà necessario presentare un garante o un bene ipotecabile.

Se invece il richiedente dispone di un buon reddito annuo, l’istituto di credito potrebbe anche decidersi di fidarsi e di concedere il credito. Tuttavia non esiste una norma generale in merito, ogni finanziaria mette a punto le proprie politiche aziendali. In ogni caso è difficilissimo accedere ad un prestito senza un garante, in questo caso.

Migliori alternative per casalinghe e studenti

Anche le casalinghe sono ovviamente una categoria priva di una minima entrata fissa. In questo caso è possibile per loro ottenere un piccolo prestito, attraverso la presentazione di un garante. Esistono però prestiti per casalinghe, come ad esempio quelli offerti da Unicredit, Intesa San Paolo, Findomestic e Compass, riservati a persone che dispongano di un’entrata fissa derivante dal recepimento di un affitto o dalla gestione di una struttura, come ad esempio un B&B.

In questo caso la persona richiedente, oltre a presentare i documenti di identità, dovrebbe presentare i documenti relativi al canone d’affitto ricevuto e all’attività che produce un reddito. Anche in questo modo però non è detto che l’Istituto di credito conceda il prestito e probabilmente potrebbe richiedere la presentazione di un garante.

Allo stesso modo esiste anche una possibilità per i giovani studenti. Questa categoria può avere accesso ad un prestito con piani di rimborso flessibili e adattati in base alle caratteristiche del richiedente. 

Piccoli prestiti per cattivi pagatori e protestati

Per chi in passato ha avuto delle difficoltà nella restituzione di un prestito, potrebbe essere più complicato ottenere un finanziamento. I protestati e i cattivi pagatori possono comunque ottenere prestiti tramite la modalità della cessione del quinto, oppure concedendo in garanzia il proprio TFR.

Tirando le somme

In conclusione quindi i piccoli prestiti possono essere elargiti anche a favore di particolari categorie ritenuti “deboli” in termini di affidabilità creditizia. Ciò avverrà però soltanto in presenza di determinati e importanti ausili di una persona disposta a fare da garante o con la presentazione di un bene ipotecabile.

La prima possibilità è sempre da preferire alle seconda, in quanto questa potrebbe più facilmente portare a conseguenze sgradevoli. In ogni caso prima di procedere con la sottoscrizione di un prestito è importantissimo valutare più preventivi, non limitandosi al primo disponibile. Individuare una finanziaria disposta ad erogare il prestito anche a chi non ha una busta paga, selezionabile ad esempio con gruppi come Agos, Credit Agricole e BNP Paribas, non è l’unico aspetto importante. Devono essere valutati anche il TAN e il TAEG, ovvero i tassi applicati che consentono di determinare il costo del finanziamento.

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