Piccoli prestiti tasso zero: e se non volessi pagare un euro di interesse?

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Se stiamo pensando di sottoscrivere un prestito una delle prime cose da fare è guardarci intorno, e capire quali sono le offerte delle varie banche e finanziarie. Oggi possiamo farlo in maniera pratica e veloce, comodamente da casa. Grazie all’avvento del web infatti è possibile confrontare migliaia di offerte di banche diverse in pochi click. Ci sono degli appositi simulatori online che ci consentono di farlo. Così possiamo scegliere l’opzione che più ci è congeniale. Possiamo capire quanto si può ottenere da un finanziamento, in quanto tempo dobbiamo restituirlo e a quanto ammontano le rate mensili. Inoltre ci sarà possibile controllare i tassi di interesse, e conoscere sin dall’inizio a quanto ammontano in totale.

Ma come possiamo fare se non vogliamo pagare nessun tipo di tasso di interesse? Esistono dei finanziamenti a tasso zero, che non prevedono costi di spese né di interesse? Scopriamolo insieme nelle prossime righe di questa mini guida dedicata all’argomento.

I tassi di interesse

Prima di procedere oltre cerchiamo di capire meglio cosa sono i tassi di interesse previsti per un prestito. Parliamo di TAN e TAEG, ossia gli elementi costitutivi di un prestito, insieme al capitale erogato, la durata, le rate e le condizioni. Sono parametri di fondamentale interesse per coloro che vogliono sottoscrivere un finanziamento, in quanto ci aiutano a capire quanto ci costa il prestito in totale.

  • Il TAN. Il Tasso Annuale Nominale è il tasso di interesse puro che si applica al finanziamento. Si calcola in base al prestito, ed è la somma in più sull’importo ricevuto che dovremo alla banca alla fine dell’anno. Tale somma non si paga in un’unica soluzione a fine anno, ma viene “spalmata” sulle varie rate mensili. Nei piani di ammortamento alla francese la quota di interesse (ossia il TAN dovuto per l’anno in corso) che costituisce il totale della rata (insieme alla quota capitale) è maggiore durante i primi periodi del rimborso. Con le prime rate quindi paghiamo maggiormente gli interessi, mentre con le ultime solo la parte che effettivamente dobbiamo alla banca.
  • Il TAEG. Anche detto Tasso Annuo Effettivo Globale, è un tasso virtuale che non viene applicato sulle rate, ma funge da indicatore per indicare il costo complessivo del finanziamento – comprensivo di TAN, spese di apertura del conto e pagamento del finanziamento. La sua funzione quindi è puramente informativa, per far capire al richiedente quanto gli costerà effettivamente il finanziamento.

Che cos’è un finanziamento a tasso zero?

Ora che abbiamo capito cosa sono i tassi di interesse possiamo parlare dei finanziamenti che ne sono sprovvisti. Nel dettaglio esistono dei finanziamenti a tasso zero, e sono una particolare tipologia di credito a consumo. Ciò significa che il consumatore può acquistare un bene o un servizio, pagando in comode rate l’importo dovuto – senza che questo sia gonfiato di interessi. Gli esempi più eclatanti di tale finanziamento sono i prestiti per comprare le auto e quelli per l’acquisto di una moto. In entrambi i casi si tratta di finanziamenti a tasso zero.

I finanziamenti a tasso zero reale sia il TAN che il TAEG sono pari a zero. Questo vuol dire che il cliente può pagare a rate il proprio acquisto, senza però sostenere costi aggiuntivi. Sarà il rivenditore – o chi offre il servizio – a pagare le spese di commissione e gli interessi dovuti all’istituto di credito che mette a disposizione il capitale.

Caratteristiche del prestito

Come abbiamo detto i prestiti a tasso zero sono una particolare forma di credito al consumo. Tale tipologia non prevede il pagamento del TAN, ossia del Tasso Annuo Nominale. Si tratta quindi di offerte vere, reali, fattibili: tuttavia anche se non ci sono interessi da pagare è possibile che il prestito ci costi comunque qualcosa. Con il prestito a tasso zero non dovremo pagare il TAN. Ciò non significa che anche il TAEG sia pari a zero! Infatti è possibile che ci siano dei costi accessori, come per esempio le spese di istruttoria della pratica.

Per questa ragione è sempre bene guardare al TAEG di un prestito, che include sia il TAN (se previsto) che tutte le altre spese previste dal finanziamento.

Prestito finalizzato a tasso zero

Come abbiamo potuto spiegare nelle righe precedenti non ci sono prestiti non finalizzati a tasso zero. Ma cos’è un prestito finalizzato? In generale il prestito è un’operazione con la quale un prestatore – in questo caso una banca o una finanziaria – concede una somma di denaro a un richiedente. Questo a sua volta è tenuto a risarcire il creditore, rendendo la somma ricevuto più l’interesse prestabilito. Ci sono prestiti però che non prevedono tali costi. Sono prestiti personali, ossia vengono erogati alle sole persone fisiche. Inoltre sono finalizzati, e ciò significa che il denaro ottenuto può essere usato per un solo scopo, che dovremo dichiarare alla banca preventivamente.

Nel caso di un prestito a tasso zero, ossia di credito a consumo, noi non riceviamo fisicamente i soldi richiesti. La banca infatti li consegna direttamente a coloro che ci stanno offrendo il prodotto o il servizio per cui stiamo pagando.

Chi eroga prestiti a tasso zero?

Di solito questo tipo di finanziamenti sono offerti dalla grande distribuzione, e da catene di negozi specializzati – al fine di attirare la clientela e stimolarla ad acquistare prodotti specifici. Per rendere appetibile la spesa consentono ai clienti di pagare a rate il bene in questione, con interessi pari a zero. Facciamo però attenzione! In questi casi è il TAN a essere azzerato. Questo significa che nelle rate mensili non sono compresi i tassi di interesse, ma non vuol dire che il finanziamento sia del tutto privo di costi per il cliente. Il TAEG potrebbe essere infatti diverso da zero – per via dei costi di istruttoria, le spese accessorie, o di commissione per l’incasso delle rate.

Se vogliamo un finanziamento che non ci costi un soldo dobbiamo optare per un prestito a tasso zero reale – ossia un finanziamento che non prevede né TAN né TAEG (e quindi costi aggiuntivi).

Requisiti del richiedente

Se pensiamo che questo tipo di finanziamento faccia al caso nostro allora possiamo pensare di farne domanda. Però quali requisiti deve soddisfare il richiedente?

  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni;
  • Essere residente in Italia (da almeno 6 mesi, per gli stranieri);
  • Avere un numero di telefono mobile;
  • Essere intestatari di un conto bancario;
  • Avere un reddito dimostrabile, prodotto in Italia.

Di solito per ottenere un simile finanziamento non è indispensabile avere una busta paga, o altri tipi di garanzia (soprattutto se l’importo richiesto non è alto). Tuttavia è bene sapere che gli istituti di credito verificano la solvibilità e la regolarità delle entrate mensili. Va bene anche se il richiedente dispone di entrate come indennità di disoccupazione o pensione.

Quali sono i vantaggi?

Se pensi di soddisfare tutti i requisiti puoi procedere con la domanda del prestito. I vantaggi di un simile finanziamento sono molti: non ci sono costi di apertura, non si paga nessuna commissione di gestione pratica – e ovviamente non sono previsti interessi. Tuttavia il denaro ricevuto è vincolato all’acquisto del bene o del servizio per il quale abbiamo richiesto il prestito. Non si tratta quindi di finanziamenti personali, e non ci faranno ottenere liquidità. Possiamo farne uso al solo scopo di acquistare un determinato prodotto.

Prestiti a tasso zero: convengono davvero?

Ed ecco finalmente la risposta alla domanda che ci siamo posti dall’inizio: i prestiti a tasso zero convengono davvero? Rispondere categoricamente è difficile. In linea di massima , convengono. Prima però di sottoscrivere il prestito è importante valutare l’operazione nel suo complesso.

Spesso allettati dal fatto che non ci sono interessi non teniamo conto di tutto il resto. Per esempio un’offerta a tasso zero potrebbe farci sottovalutare un importo della rata troppo alto – che col tempo potrebbe pesare sulla nostra economia. Infine un simile finanziamento potrebbe avere un piano di ammortamento più corto, ma uno con interessi potrebbe avere rate basse e meno “pesanti”.

Cosa fare per evitare “truffe”?

Infine è bene mettere in guardia i lettori, al fine di non farli cadere in una delle tante “truffe” che ci sono in merito. Prima di sottoscrivere un prestito a tasso zero dobbiamo controllare diversi fattori. La prima cosa da fare è un confronto tra vari istituti di credito. Verifichiamo poi che sia il TAN che il TAEG siano pari a zero. Se non vogliamo brutte sorprese dobbiamo essere informati sul prezzo effettivo del prodotto (inteso con un pagamento immediato) e confrontarlo con quello offerto tramite finanziamento.

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