Piccolo prestito e mutuo: ottenere un mutuo e piccoli importi di prestito

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E‘ possibile ottenere un piccolo prestito e un mutuo nello stesso momento? In questo articolo ci occuperemo di rispondere a questa domanda e vedremo tutte le possibili casistiche. Si tratta infatti di una situazione che può verificarsi, forse a causa di spese improvvise che si vanno a sommare al mutuo che le famiglie devono affrontare per avere la prima casa.

La normativa consente però di avere un mutuo e un piccolo prestito? Chi ha contratto in passato un mutuo oggi può chiedere un piccolo prestito? Viceversa chi ha un piccolo prestito può richiedere comunque il mutuo per acquistare casa? Vediamo la risposta a queste importanti domande. Per prima cosa è bene sapere che i due finanziamenti possono tranquillamente coesistere. Questo è sicuramente un primo tassello molto positivo, analizziamo però prima la cosa in modo più approfondito.

Aver in passato contratto un mutuo o un altro debito non può rappresentare una condizioni di impedimento nell’avere accesso ad un nuovo credito. Allo stesso modo infatti avere già un prestito in corso, finalizzato o meno, non impedisce di avere anche un mutuo. Ciò che rappresenterebbe un ostacolo semmai sarebbe invece la non regolarità nei pagamenti e l’iscrizione nel registro dei cattivi pagatori o dei pignorati.

Alcune possibili limitazioni

Quanto detto fino ad adesso vale però fino ad un certo punto stabilito dalla normativa. Ovvero esiste un rapporto tra il peso delle rate che un cliente paga e il suo reddito mensile. La banca prima di concedere un mutuo o un prestito cercherà infatti di capire se il cliente ha la capacità economica di restituire il proprio debito. Questo viene fatto, come detto in precedenza, sia analizzando la storia creditizia del cliente e quindi la regolarità nei pagamenti e valutando il reddito di cui dispone.

Ovviamente questo paletto serve alla banca o alla finanziaria che concede il credito, per capire se il debitore ha la forza finanziaria per ripagare il debito contratto. Ogni diverso istituto di credito può autonomamente decidere di attuare canoni più o meno stringenti, ragione per la quale uno stesso cliente potrebbe vedersi riconoscere un prestito da un istituto X ma non da uno Y.

Solitamente comunque non vengono tollerati indebitamenti che vanno oltre il 35% del proprio reddito mensile. Quindi su uno stipendio netto ipotetico di 1500 euro, una banca solitamente concederà rate per massimo 500 euro circa. Questo importo dovrebbe comprendere tutte le rate dei crediti in corso di restituzione. Anche se ad onor del vero spesso vengono fatte eccezioni nel caso in cui all’interno del nucleo familiare del richiedente vi siano altri redditi.

Se in passato ho contratto un mutuo posso avere un piccolo prestito?

La risposta ovviamente è positiva, chi negli anni precedenti ha contratto un mutuo per l’acquisto di un immobile, può avvalersi anche di un piccolo prestito. Questo potrebbe essere concesso dall’Inps, con la formula ex Inpadap, nel caso si tratti di un dipendente pubblico o statale. Oppure potrebbe essere concesso da una finanziaria, sia a dipendenti del privato, sia a quelli del pubblico.

Il piccolo prestito viene solitamente concesso con molta facilità per una serie di motivi. Prima di tutto ha una durata molto limitata nel tempo, avendo il limite massimo di 4 anni. Può essere concesso per piccoli importi calcolati sulla base delle mensilità percepite dal richiedente e le sue modalità di restituzione sono considerate sicure. Infatti il piccolo prestito segue a tutti gli effetti la modalità della cessione del quinto e il credito viene trattenuto direttamente dalla busta paga del cliente.

Per queste ragioni non è affatto insolito che a chi già ha usufruito di un mutuo, ancora in corso di restituzione, venga concesso un piccolo prestito. Questo ha sicuramente modalità di restituzione sostenibili e tendenzialmente non presenta nessun particolare impedimento in merito.

Se in passato ho contratto un piccolo prestito posso avere un mutuo?

Anche in questo caso la risposta è affermativa, vi sono però degli interrogativi in più. Il piccolo prestito, pur avendo modalità di restituzione sicure, essendo di durata limitata nel tempo e avendo importi ridotti è comunque a tutti gli effetti una limitazione al reddito. Infatti al momento della richiesta del mutuo, la finanziaria erogante valuterà se, a causa del prestito, già pendente sul debitore, quest’ultimo può comunque essere valutato affidabile.

Ipotizzando che il cliente che richiede questa operazione percepisca uno stipendio, come nel caso precedente, di 1500 euro. In questo caso 300 circa sarebbero già impegnati per la restituzione del piccolo prestito. Questa infatti avviene con le modalità della restituzione del quinto e quindi interessa il 20% dello stipendio. La banca che deve decidere se concedere o meno il prestito, valuterà quindi se procedere con l’erogazione del mutuo sulla base di uno stipendio di 1200 euro e non di 1500. In questo caso molto dipenderà quindi dalla presenza eventuale di altri redditi in famiglia e dall’ammontare della rata mensile del mutuo.

Riassumendo quindi l’aver contratto un mutuo in passato non è un limite per avere oggi un piccolo prestito. Il caso contrario però può portare a delle limitazioni negli importi o a un rifiuto. Si tratta di una possibilità da valutare attentamente con l’istituto che concederebbe il mutuo, magari dopo aver richiesto vari preventivi.

Tirando le somme

In conclusione quindi il piccolo prestito viene concesso facilmente a chi ha già un mutuo. Il caso contrario presenta delle complicazioni in più e deve essere valutato singolarmente da ogni istituto, sulla base dell’affidabilità presentata dal cliente. In ogni caso si tratta di due impegni finanziari molto importanti. Per questa ragione prima di procedere in tal senso è opportuno valutare attentamente le rate che il richiedente si ritroverebbe a pagare.

Questo permetterebbe così al richiedente di valutare l’effettiva sostenibilità di questi due prestiti. Far coesistere due restituzioni non è sempre facile e neanche sempre piacevole. Si tratta quindi di un passo da ponderare bene anche nel caso in cui non vi fosse nessuna limitazione. Sarà importante chiedersi se al debitore sarà poi possibile sostenere le varie spese necessarie per la vita quotidiana. In ogni caso è importante sapere che, per la normativa, questi due diversi crediti possono tranquillamente coesistere.

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