Piccolo prestito per l’esercito: migliori offerte per forze armate

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Ci sono vari prestiti destinati a coloro che fanno parte dell’Esercito Italiano, e che quindi rientrano nella categoria dei dipendenti pubblici e statali. Come tali hanno diritto ad accedere ai prestiti agevolati Inpdap, gestiti oggi dall’Inps. Altro non sono che finanziamenti con cessione del quinto, ossia caratterizzati da un rimborso mensile tramite trattenuta diretta sulla busta paga del richiedente. Il valore di ogni rata non può superare il 20 % dello stipendio al netto del debitore.

Nelle prossime righe vediamo di chiarire al meglio quanto accennato, approfondendo il discorso circa i piccoli prestiti pensati per le forze armate.

La cessione del quinto e i prestiti Inpdap

Come abbiamo appena accennato i militari dell’Esercito Italiano possono richiedere un prestito Inpdap. Tali finanziamenti si possono ottenere senza difficoltà anche se il richiedente risulta segnalato nella lista Crif, ha subito protesti o pignoramenti. Questo perché a fare da garante c’è lo Stato, ossia il datore di lavoro di questi dipendenti pubblici. Infatti ogni rata mensile sarà trattenuta dallo stipendio del debitore, e lo Stato pagherà alla banca la cifra dovuta senza difficoltà. Il valore di ogni rata non può superare il quinto dello stipendio al netto del richiedente.

I richiedenti devono essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie. Possono accedere al prestito coloro che hanno contratto a tempo determinato e indeterminato. Nel primo caso ovviamente la durata del prestito non deve superare la scadenza del contratto di lavoro.

In cosa consiste un prestito Inpdap

Nel dettaglio i prestiti Inpdap sono dei finanziamenti agevolati, richiedibili dai militari dell’Esercito Italiano – che siano iscritti al Fondo Credito. Sono piccoli prestiti ideali per ottenere una somma di denaro minima, per una liquidità aggiuntiva. Le finalità del prestito possono essere varie, come l’acquisto di una vettura, corsi, rinnovo della casa e così via.

Richiederli è molto semplice, basta rivolgersi alla propria Amministrazione, e inviare tutti i documenti del caso in via telematica. Non sono necessari ulteriori certificati o garanzie.

I prestiti Inpdap

Ora vedremo nel dettaglio come funzionano i suddetti prestiti Inpdap. Non sono necessari documentazioni delle spese da affrontare col denaro ricevuto, e non è richiesta quindi nessuna causale per il prestito. Si possono ottenere finanziamenti la cui restituzione può durare al massimo 48 mesi. L’Inpdap concede al richiedente una somma pari a una o più mensilità, da restituire in un minimo di 12 mesi. Nel dettaglio, possiamo richiedere:

  • Una mensilità, da rendere in 12 mesi;
  • Due mensilità, da rendere in 24 mesi;
  • Tre mensilità, da restituire in 36 mesi;
  • 4 mensilità da restituire in 48 mesi.

Si può persino richiedere il raddoppio delle mensilità, solo nel caso in cui non ci siano ulteriori trattenute fiscali sulla busta paga. Si possono ottenere un massimo di 8 mensilità, da risarcire sempre in 48 mesi. Il tasso di interesse è del 4,5 %, e vi si aggiunge lo 0,5 % per coprire le spese di amministrazione Inps – e un contributo al Fondo Rischi (che varia a seconda dell’età del richiedente, e della durata del prestito – con un range che oscilla tra lo 0,17 % e l’1,20 %).

Prestiti pluriennali Inpdap

Oltre questa soluzione appena illustrata, i militari possono richiedere anche dei prestiti pluriennali Inpdap, che si rimborsano tramite cessione del quinto in 60 o 120 mesi. Per ottenerli dovremo presentare una dettagliata documentazione e certificati di spesa.

Il tasso di interesse è del 3,5 %, a cui si aggiunge lo 0,5 % per spese di amministrazione e contributo al Fondo Rischi (anche in questo caso tale percentuale è variabile, ma il range va dallo 0,96 % fino a un massimo del 2,28 %). Come nel caso precedente è bene essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie. Stavolta però l’iscrizione deve risalire ad almeno 4 anni prima. Il richiedente infine deve avere almeno 48 mesi di anzianità di servizio – si contano anche eventuali contratti a tempo determinato.

Motivazioni e finalità

Se vogliamo sottoscrivere un prestito pluriennale quinquennale (ossia rimborsabile il 60 rate mensili) dovremo presentare delle motivazioni. Quelle ammesse dall’ente sono:

  • Calamità naturali;
  • Rapina, furto e incendio;
  • Trasferimenti fuori sede (si ottengono massimo 15.000 euro);
  • Lavori condominiale nella casa di residenza;
  • Manutenzione ordinaria e straordinaria della stessa (massimo 30.000 euro);
  • Installazione di impianti di energia rinnovabile (massimo 25.000 euro);
  • L’acquisto di una vettura nuova o usata (massimo 20.000 euro);
  • La nascita di figli, o l’adozione degli stessi;
  • Malattia;
  • Matrimonio (si ottengono massimo 23.000 euro);
  • Corsi post laurea, purché durino più di due anni.

Per quanto riguarda i prestiti decennali invece le motivazioni sono:

  • Riscatto di alloggio popolare o della cooperativa;
  • L’acquisto o la costruzione di una casa di residenza (fino a un massimo di 150.000 euro);
  • L’estinzione anticipata di un mutuo ipotecario;
  • Malattie e patologie gravi di un componente del nucleo familiare.

Per attestare ogni motivazione dovremo presentare l’apposita documentazione, da inviare con la domanda del prestiti – allegando eventuali preventivi o parte delle fatture.

Requisiti del richiedente

Per poter accedere ai prestiti Inpdap il richiedente deve:

  • essere un militare dell’Esercito Italiano;
  • avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
  • 4 anni di anzianità di servizio;
  • iscrizione al Fondo Credito.

L’istituto di previdenza sociale poi fornisce un’assicurazione supplementare contro il decesso dell’iscritto, la riduzione dello stipendio, e la cessazione del servizio – senza aver maturato il diritto alla pensione.

Come richiedere il prestito

Richiedere il prestito Inpdap è molto facile. Basta scaricare l’apposito modulo dal portale dell’Inps. Dovremo poi compilare il modulo, ed inviarlo tramite la nostra Amministrazione di competenza – esclusivamente per via telematica.

Nel caso di un prestito pluriennale si richiede l’invio di un certificato medico di buona salute, di massimo 45 giorni prima, e tutta una documentazione aggiuntiva di spesa richiesta – se prevista dal patto.

Rinnovo del prestito

Questi finanziamenti possono essere rinnovati dopo un determinato periodo di tempo, proprio come i prestiti Inpdap per i figli. Nel dettaglio si possono rinnovare:

  • dopo 6 mesi, nel caso di un prestito di un anno;
  • dopo 12 mesi, per prestiti di 2 anni ;
  • 18 mesi, per prestiti di 3 anni;
  • 24 mesi, per prestiti di 4 anni.

Per quanto riguarda i prestiti pluriennali Inpdap invece si possono rinnovare dopo 2 anni, in caso di prestiti a 60 mesi, e dopo 4 anni, nel caso di un prestito decennale.

Possiamo ottenere l’estinzione anticipata di un simile finanziamento in qualsiasi momento, senza dover pagare penali o commissioni di sorta. Si riceve anzi il rimborso della quota eccedente per il contributo al Fondo Rischi.

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