Piccolo prestito quadriennale Inpdap: informazioni generali, offerte

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I dipendenti pubblici godono di numerosi vantaggi legati alla loro posizione lavorativa e professionale. Uno tra i tanti è il fatto di poter richiedere – e quindi ottenere – molto facilmente dei prestiti. Se poi l’entità di questi finanziamenti è davvero minima le loro chance saranno ancora più alte. In questo articolo ci soffermiamo sui piccoli prestiti quadriennali Inpdap, dei finanziamenti rivolti a questa categoria di lavoratori appunto. Di cosa si tratta? Quanto possiamo ottenere? Quali sono i tassi di interesse? Come accedere al prestito? Scopriamolo insieme nelle prossime righe!

Che cos’è il prestito quadriennale Inpdap?

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente i lavoratori dipendenti pubblici possono accedere a dei piccoli finanziamenti gestiti dall’Inpdap. Si tratta di piccoli prestiti mirati a fornire una liquidità aggiuntiva al richiedente, per far fronte a spese di vario genere. I prestiti di questo genere sono in genere molto convenienti per il sottoscrivente, in quanto prevedono tassi di interesse davvero minimi – rispetto alla media di mercato.

I prestiti Inpdap sono una categoria di prestazioni creditizie approntate ed erogate dall’Ente di Previdenza Sociale INPS. Tali finanziamento sono destinati a coloro che lavorano nel settore pubblico, e sono iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni sociali e creditizie. In parole povere l’INPS (ex gestione Inpdap) eroga piccoli prestiti, o prestiti pluriennali diretti. A fare da garanzia in questo caso sarà la busta paga o il TFR del richiedente. I finanziamenti erogati dall’Inps durano esattamente 48 mesi, ossia 4 anni.

Come funziona il prestito?

I prestiti Inpdap quadriennali (con durata cioè di 4 anni o 48 mesi) sono una sotto categoria dei Piccoli Prestiti Inpdap – che come abbiamo detto sono prodotti finanziari gestiti ed erogati dall’Inps in favore dei dipendenti pubblici (statali o locali). Ottenere un simile prestito è abbastanza semplice, basta richiederlo nella giusta maniera, compilare l’apposito modulo di richiesta, e allegare a tale fascicolo tutta la documentazione necessaria – di identità e reddituale (per attestare la nostra affidabilità economica, e la capacità di poter rendere all’ente i soldi ricevuti grazie a un’entrata mensile costante e fissa).

Il prestito quadriennale Inpdap funziona come una cessione del quinto. Questo significa che ogni mese la banca trattiene una piccola parte dello stipendio del debitore per saldare la rata mensile. Il valore di questa rata non deve superare il 20 % dello stipendio al netto delle trattenute fiscali del richiedente. Ciò significa che su uno stipendio di 1.000 euro la rata non può essere maggiore di 200 euro mensili.

Le finalità del prestito

Si può richiedere questo finanziamento per diverse finalità e motivazioni. Serve infatti a far fronte alle più disparate esigenze, come:

  • far fronte a spese improvvise e urgenti;
  • acquistare un Pc, o un altro prodotto tecnologico o informatico;
  • comprare articoli di elettronica;
  • pagare dei corsi di formazione;
  • comperare elementi di arredo;
  • ristrutturare e rinfrescare la casa;
  • installare impianti in casa;
  • comprare elettrodomestici – piccoli o grandi;
  • acquistare una nuova auto, una usata oppure una a km zero;
  • acquistare un motoveicolo, nuovo o usato;
  • comprare un camper, che sia nuovo o usato;
  • comprare complementi di nautica – sia nuovi che usati;
  • riparare l’automobile;
  • far fronte a spese mediche;
  • affrontare spese estetiche o inerenti al benessere;
  • pagare viaggi, vacanze, hobby e tempo libero;
  • organizzare matrimoni e cerimonie;
  • comprare degli strumenti musicali;
  • acquistare una casa o un garage;
  • consolidare i debiti contratti in precedenza;
  • ottenere semplicemente liquidità.

In ogni caso siamo tenuti a specificare, al momento della domanda, come intendiamo impiegare il denaro ricevuto – fornendo una sorta di giustificazione.

Requisiti del richiedente

Il prestito quadriennale Inpdap è destinato ai soli lavoratori dipendenti pubblici. Tuttavia ci sono anche altri requisiti che il richiedente deve soddisfare, al fine di vedersi accettata la domanda di prestito. Quali sono nel dettaglio? Per poter richiedere un Piccolo Prestito Inpdap con durata del piano di ammortamento quadriennale è necessario:

  • essere assunti con un contratto di lavoro subordinato presso un ente, statale o locale. Per quanto riguarda la tipologia del contratto in questione il Regolamento delle attività creditizie specifica in maniera chiara (nell’articolo 2, rubricato come “destinatari della prestazione”) che deve essere in auge da almeno 4 anni;
  • essere iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Sociali e Creditizie – alimentata con i versamenti dei contributi dei dipendenti.

Secondo quanto recita il regolamento il richiedente deve vantare “quattro anni di anzianità di servizio utile a conseguire qualunque trattamento di quiescenza, nonché quattro anni di versamento contributivo alla predetta Gestione unitaria. Gli iscritti in attività di servizio devono, all’atto della domanda, essere titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato; i titolari di contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono fruire, ai sensi dell’articolo 13 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, di cessioni estinguibili nell’arco di vigenza del contratto con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia dell’obbligazione.”.

Come farne domanda?

Ora che abbiamo capito in cosa consiste il piccolo prestiti Inpdap con durata quadriennale, e quali requisiti devono avere i richiedenti, possiamo spiegare come farne domanda. Il dipendente pubblico che intende richiedere il finanziamento deve procedere con l’inoltro della domanda. Può scaricare il modulo direttamente dal sito web dell’Ente di Previdenza INPS. Possono accedervi anche i pensionati, seguendo lo stesso iter. Una volta scaricato il modulo basterà compilarlo secondo quanto riportato sopra.

Oltre a questa domanda il richiedente deve anche allegare dei documenti. Parliamo di documenti di identità (carta di identità valida, codice fiscale o tessera sanitaria), e quelli reddituali. Sarà necessario quindi inviare anche le ultime buste paga percepite (o i cedolini pensionistici), e le bollette di utenza domestica per la domiciliazione.

Trattandosi di un piccolo prestito il beneficiario non è tenuto a presentare all’Ente il Certificato medico di sana e robusta costituzione. Inoltre non deve allegare altra documentazione di autocertificazione, come accade invece per gli altri Prestiti Pluriennali.

Il piano di ammortamento

Nel caso di un piccolo prestiti quadriennale Inpdap l’Ente si impegna a erogare una somma pari a 4 mensilità medie nette (di stipendio o di pensione) del richiedente. Tale cifra va poi resa al creditore mediante il pagamento di 48 rate mensili consecutive. In base a quanto detto è facile capire che il valore del finanziamento è variabile, in base a quanto percepisce mensilmente il richiedente.

Se il richiedente non ha in corso nessun tipo di ritenute sulla busta paga (per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione per esempio) può ottenere anche una somma più alta. Infatti è tenuto a richiedere una somma pari a 8 mensilità medie nette di stipendio o pensione. Si può quindi raddoppiare l’importo ottenibile, a patto sempre che per la restituzione (prevista per 48 mesi ugualmente) si possa sfruttare il 20 % dello stipendio o pensione del debitore – tale somma non si deve mai superare.

Tassi di interesse e costi

Con un simile finanziamento possiamo ottenere un importo minimo di 5.000 euro, e un massimo concedibile di 100.000 euro – in base al reddito del richiedente e della sua condizione. Sul sito dell’INPS poi è possibile consultare tutti i valori ottenibili dal richiedente (ossia l’importo lordo del prestito), il costo della rata, gli interessi da pagare, l’ammontare delle spese di amministrazione e di Fondo garanzia. Inoltre si tiene conto dell’età del richiedente (suddivisa in fasce: 18-59 anni, 60-64 anni, 65-69 anni, 70-74 anni, 75-79 anni, 80-84 anni, 85-86 anni).

Stando a quanto riportato sulla suddetta tabella il TAN è di circa il 4 o 5 %, le spese di amministrazione sono dello 0,50 %, mentre il premio fondo rischi è dell’1,20 % (ossia lo 0,30 % annuo). Il TAEG – senza tenere conto del premio fondo rischi – è del 4,76 %.

Esempio di prestito

Come abbiamo visto dagli esempi riportati dalla tabella INPS il piccolo prestito quadriennale è un finanziamento conveniente dal punto di vista del tasso di interesse. Si tratta però anche di un prestito i cui estremi sono decisamente variabili, in base alla situazione specifica del richiedente. Come possiamo allora farci un’idea su questo finanziamento, prima di avanzarne la richiesta? In questo caso possiamo sfruttare lo strumento di calcolo online messo a disposizione dall’INPS. Possiamo trovarlo sul web, sul sito dell’ente. Qui inseriremo le nostre preferenze, la tipologia di prestito che intendiamo sottoscrivere, il tipo di rateizzazione e così via. Possiamo anche immettere i nostri dati e i nostri estremi finanziari, per avere un’idea ancora più chiara di come sarà il piano di ammortamento. Una volta inserite tutte queste informazioni possiamo ricevere i dettagli di cui abbiamo bisogno.

Per esempio se vogliamo richiedere un simile prestito con retribuzione fissa di 2.000 euro, i dettagli del prestito saranno così:

  • Numero mensilità da restituire: 4;
  • Retribuzione fissa: 2.000 euro;
  • Stipendio netto mensile medio: 1.577, 76 euro;
  • Importo concesso: 6.320,99 euro;
  • Interessi: 237,46 euro (1,7850 % annuo);
  • Spese di amministrazione: 33,26 euro (0,50 %);
  • Spese postali: 3,31 euro;
  • Esaz. CED POSTE: 16,63 euro (0,25 %);
  • Importo lordo da restituire: 6.651,55 euro;
  • Rata mensile: 277,15 euro.

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